
Buongiorno Mario, puoi presentarci Publisuites in poche parole?
Buongiorno, in breve, sono Mario Armenta e mi occupo di SEO da 10 anni. Quattro anni fa, abbiamo lanciato l’idea di Publisuites, che è oggi la piattaforma più importante in Spagna e in America latina per l’acquisto e la vendita di articoli sponsorizzati. Dallo scorso anno, assumiamo senza sosta redattori.
Come è nata l’idea di Publisuites e come avete iniziato?
Prima di Publisuites, gli articoli sponsorizzati si vendevano nei forum senza nessuna garanzia. Quando si acquistava un articolo, veniva cancellato a volte la settimana successiva senza possibilità di recuperare il proprio denaro. Publisuites è apparso come un’alternativa sicura sia per gli acquirenti che per i venditori.
Inoltre, articoli sponsorizzati, editori e social sono stati aggiunti perché le aziende possano disporre di tutte le risorse necessarie su un’unica piattaforma.
Tu ti occupi di SEO da 10 anni: cosa ne pensi del posizionamento naturale oggi? Ti sembra più complicato o più semplice rispetto al passato?
Oggi, per i nuovi arrivati del settore è molto facile impazzire! Molte cose sono cambiate, soprattutto a livello tecnico. Quelli che tra noi ci lavorano già da tempo, hanno semplicemente dovuto modificare certi aspetti del posizionamento, come il linkbuilding. Non si può più usare qualsiasi link, e non si può nemmeno più affidarsi a metodi standardizzati che potrebbero essere facilmente rintracciati.
Cosa pensi delle tecniche «black hat» nella SEO?
Se non sono finalizzate alla penalizzazione del posizionamento di un sito web concorrente, non ho nulla in contrario. Se Google presenta dei punti deboli, perché non dovremmo approfittarne? In fin dei conti, anche se agisci in modo corretto, il tuo sito Web può passare dalla posizione 5 alla 20, semplicemente a causa del cambiamento di un algoritmo. Ciò si è prodotto recentemente sui siti web YMYL, dove anche quelli che rispettavano tutte le regole sono stati penalizzati.
Per questo dico sì al black hat, ma per se stessi.
Parliamo di nomi di dominio scaduti: come si può migliorare il proprio posizionamento naturale con i nomi di dominio? Usi i nomi di dominio scaduti quando metti in pratica le tue strategie SEO per i clienti (o per te stesso)? Hai degli esempi di successo da farci/ delle cifre?
Un dominio scaduto di qualità può farti risparmiare dei mesi di lavoro in likbuilding. Inoltre il denaro risparmiato può essere reimpiegato per l’acquisto di nuovi link.
Nel mio caso, un dominio in particolare mi ha dato ottimi risultati. Si tratta del dominio di un blogger di moda che era scaduto perché il titolare non desiderava rinnovarlo.
Aveva moltissimi link sullo stesso tema ed era attivo da 5 anni. L’ho acquistato, ho creato un blog di moda rispettandone il tema per approfittare al massimo dei link e già dalla prima settimana, gli articoli hanno iniziato a posizionarsi. Dopo soli 3 mesi, ha già 50 mila visite mensili e aumentano sempre di più.
Secondo te, Youdot come può aiutare i clienti attuali su Publisuites?
Youdot può aiutarli, senza dubbio, a ottenere domini scaduti per il loro business. Con questi domini, possono in seguito creare dei siti web satellite e ottenere così dei link o anche monetizzarli con adsense, i programmi d’affiliazione, ecc.
Escludendo Publisuites e Youdot, quali sono i tool preferiti per il Marketing Digitale?
I miei preferiti sono:
- Ahrefs per analizzare i link di qualità dai siti.
- Url profiler per analizzare delle liste di siti web.
- Screaming Frog per analizzare e controllare la SEO On Page.
- Safecont per ritrovare i contenuti di cattiva qualità sui siti contenenti migliaia di pagine.
- Text Mechanic per lavorare sui dati analizzati.
- Metricool per amministrare i social.
Publisuites è una soluzione per l’attuazione di strategie di marketing di contenuto. Come vedi l’evoluzione del content marketing negli anni a venire?
Evolve già verso un formato video o grafico come la grafica computerizzata, ma anche verso il contenuto audio. In termine di contenuto testuale, richiediamo da parte dei redattori delle conoscenze e delle competenze SEO.
Quelli che non si mantengono aggiornati sulle novità del mercato avranno sempre meno lavoro.
Publisuites è molto presente in Spagna. Avete, immagino, degli obiettivi sul mercato europeo. Puoi parlarci dei mercati che vi interessano e dirci in che modo Publisuites può rispondervi?
Ci stiamo aprendo sempre di più al mercato dell’America latina, in particolare all’Argentina e al Messico. Anche se abbiamo clienti e siti da offrire a tutti i Paesi.
Oltre al mercato ispanofono, abbiamo oltre 1000 siti web tedeschi e italiani e ci stiamo aprendo attualmente al Regno-Unito e alla Francia. È in questi due ultimi Paesi che iniziamo ad attrarre media che vogliono guadagnare denaro con Publisuites. La piattaforma è inoltre disponibile in diverse lingue.
In tutto, abbiamo 8700 siti web sparsi nel mondo, in diverse lingue, e speriamo di superare i 10 000 prima della fine dell’anno.
Grazie di aver risposto alle nostre domande. L’ultima: ci sono nella vostra roadmap delle implementazioni previste per il prossimo futuro per la piattaforma Publisuites? (e che noi possiamo comunicare!)
Per quanto riguarda il sito Web, lo sviluppo più recente è stata l’integrazione di 700 siti provenienti dalla Germania. Al di là di questo, stiamo attualmente lavorando per il miglioramento della qualità dei redattori che creano i testi per i blog dei nostri clienti. Sono poi previste altre novità importanti, potremo presto fare delle campagne di retweet e like.
Per finire, grazie mille per questa intervista e se un lettore desidera aggiungere il proprio sito web o iscriversi come editore in Publisuites, saremo felici di accoglierlo.
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